Il 28 giugno 2025 è entrata in vigore la Legge Europea di Accessibilità (European Accessibility Act, EAA). Questo passaggio normativo segna un prima e un dopo nel modo in cui aziende, istituzioni e professionisti devono creare, pubblicare e diffondere i propri contenuti digitali. Non si tratta più soltanto di una buona prassi, ma di un vero e proprio obbligo legale, con un regime sanzionatorio in caso di mancato rispetto.
Nella nostra agenzia sappiamo che molte realtà non dispongono delle competenze tecniche o giuridiche necessarie per adeguarsi. Per questo offriamo un servizio integrale di revisione e aggiornamento dei contenuti, pensato per mantenere la tua organizzazione sempre conforme e al riparo da sanzioni.
1. Cosa richiede la normativa italiana
In Italia, l’EAA è stata recepita attraverso un quadro normativo chiaro:
- Legge 9 gennaio 2004, n. 4 (“Legge Stanca”): la base storica sull’accessibilità digitale, oggi aggiornata.
- Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 106: recepimento della Direttiva (UE) 2016/2102 sull’accessibilità di siti web e applicazioni pubbliche.
- Decreto Legislativo 27 maggio 2022, n. 82: recepimento della Direttiva (UE) 2019/882 (European Accessibility Act), con piena applicazione dal 28 giugno 2025 anche per operatori privati.
La base tecnica comune è la norma EN 301549, che equivale ai criteri di livello A e AA delle WCAG 2.1.
Essa si fonda su quattro principi:
- Percepibile: le informazioni devono poter essere fruite da chiunque (testo alternativo alle immagini, sottotitoli nei video).
- Utilizzabile: siti e documenti devono essere navigabili anche solo con la tastiera, senza barriere tecniche.
- Comprensibile: i contenuti devono essere chiari, coerenti e prevedibili.
- Robusto: compatibili con tecnologie assistive come screen reader o ingranditori.
2. Rischi e sanzioni in caso di inadempienza
Il mancato rispetto della normativa può comportare:
- Sanzioni economiche fino a centinaia di migliaia di euro.
- Limitazioni o ritiro di servizi dal mercato da parte delle autorità competenti.
- Danno reputazionale: le segnalazioni per discriminazione in accessibilità compromettono l’immagine aziendale.
In sintesi: non adeguarsi non è un’opzione.
3. Il nostro servizio di revisione e aggiornamento
Abbiamo creato un processo strutturato per garantire la conformità normativa:
a) Audit iniziale di accessibilità
Analizziamo siti web, documenti PDF, post e contenuti social verificando:
- testi alternativi nelle immagini,
- struttura corretta di titoli, liste e tabelle,
- contrasto colore adeguato,
- navigazione fluida via tastiera,
- sottotitoli e audiodescrizioni nei video.
b) Adattamento e correzione
Applichiamo soluzioni pratiche:
- testi ALT chiari in immagini, grafici e tabelle,
- design con contrasto minimo 4,5:1,
- documenti PDF etichettati e leggibili da screen reader,
- linguaggio semplice e frasi brevi,
- sottotitoli e trascrizioni nei contenuti multimediali.
c) Social media accessibili
Garantiamo che post e campagne rispettino gli standard:
- descrizioni ALT su immagini,
- sottotitoli accurati nei video,
- uso moderato di emoji o simboli che possano confondere i lettori di schermo.
d) Verifica finale e certificazione
Dopo l’adattamento, eseguiamo un nuovo controllo e rilasciamo un rapporto di conformità con indicazione del livello raggiunto (A o AA), utile in caso di controlli o segnalazioni.
4. Vantaggi di lavorare con noi
- Conformità legale con la Legge Stanca, il D.Lgs. 106/2018 e il D.Lgs. 82/2022.
- Maggior pubblico: oltre 3 milioni di persone con disabilità in Italia rappresentano un mercato significativo.
- SEO potenziato: i siti accessibili ottengono un miglior posizionamento su Google.
- Reputazione positiva: un impegno concreto per l’inclusione rafforza l’immagine del brand.
- Usabilità migliorata: le stesse soluzioni che aiutano persone con disabilità migliorano l’esperienza di tutti.
5. Conclusione
Dal 28 giugno 2025, l’accessibilità digitale è un obbligo legale in Italia, non più un optional.
Con il nostro supporto, la tua organizzazione potrà:
- rispettare la normativa,
- evitare sanzioni,
- rafforzare la propria immagine come realtà inclusiva e innovativa.