Intervista a KaNoliAbinales di Buklod Tao Inc., Filippine.
Come molti avranno appreso dai telegiornali e dalla stampa, il tifone Hagupit (Ruby) è tornato ad affliggere le Filippine, una delle zone del mondo fra le più soggette al fenomeno. Ma chi sceglie il nome di un ciclone tropicale (tifone) e perché a volte ce n’è più di uno per designare lo stesso fenomeno? La risposta risiede nel fatto che più agenzie si occupano di assegnare un nome ai tifoni non appena questi arrivano nella loro zona di competenza. Per cui, non vi è una “traduzione” in quanto tale per i nomi dei tifoni tropicali, poiché i nomi sono differenti a seconda delle aree su cui si abbattono.
Abbiamo l’onore di discuterne con KaNoliAbinales, Fondatore e Consulente dell’organizzazione Buklod Tao di Banaba di San Mateo nelle Filippine
BBL: KaNoli, ci parli di lei.
KaNoli: Ho iniziato il mio percorso nel 1994 dando vita a sei comunità ecclesiastiche guidate dal nostro parroco in un’area vicino a casa mia. Nel 1996 abbiamo costituito l’organizzazione charity e indipendente Buklod Tao con la Securities and Exchange Commission del governo.
BBL: Quanti tifoni ha affrontato nella sua vita? È corretto che il nome locale sia Tagalog?
KaNoli: Dalla mia infanzia a oggi ho fronteggiato più o meno sessanta tifoni. L’ultimo che si è abbattuto nelle Filippine è stato chiamato con il sostantivo Tagalog: “Hagupit” significa “flagello”. Questo è il nome secondo il Codice Internazionale di Denominazione. Il nome locale è “Ruby”,un nome femminile.
BBL: Come si dice “tifone” in Tagalog, la lingua ufficiale delle Filippine, e qual è la sua origine?
KaNoli: “Tifone” in Tagalog è “Bagyo” o “Unos”. Esiste anche un termine ancora più comune per “tifone” nella lingua Tagalog, ovvero “Masungitnapanahon” che significa “Tempo atmosferico non proprio gradevole”.
BBL: KaNoli, siamo curiosi di sapere su quali progetti sta lavorando Buklod Tao …
KaNoli: Buklod Tao è un’organizzazione composta di persone il cui obiettivo è quello di rafforzare le capacità della comunità nella riduzione del rischio del disastro, prontezza di reazione e salvaguardia dell’ambiente. Costruiamo imbarcazioni da salvataggio in fibra di vetro. Dal 1997 al 2011 abbiamo sviluppato solo un modello di imbarcazione da salvataggio, ma oggi abbiamo due modelli, uno più piccolo e uno più grande. Queste imbarcazioni le usano le varie comunità per soccorrere madri, bambini, anziani, donne incinte o malati durante le alluvioni dovute alla rottura degli argini dei fiumi Nangka e Marikina che sono particolarmente soggetti a straripare. Inoltre, stiamo rinnovando il nostro centro di evacuazione, costruendo cubicoli/box per circa 89 persone nel nostro edificio di media altezza, ma il lavoro da fare è ancora tanto.
BBL: Abbiamo appreso che Buklod Tao svolge altre attività come quella di cucire borse e fare ciabatte nel continuo intento di ridurre la povertà.
KaNoli: Le nostre donne confezionano borse fatte di tetrapak proveniente dalle confezioni dei succhi di frutta. Un altro prodotto sono i “piedini di cocco”, ciabatte fatte di torba di cocco. Vendiamo questi oggetti, ma non all’ingrosso: l’ideale sarebbe aumentarne la vendita al fine di combattere meglio la povertà causata dalle alluvioni.
Buklod Tao Incorporated è stata fondata nel 1994 e ha vissuto differenti scenari, anche attraversando momenti negativi che hanno comunque contribuito alla formazione dell’identità dell’organizzazione. È supportata dall’associazione no profit International Disaster Volunteers (IDV) che lotta attivamente per la riduzione della povertà. IDV è un’ONLUS gestita da volontari che lavora con le comunità di tutto il mondo con l’obiettivo di raggiungere una ripresa sostenibile e costruire comunità più forti prima e dopo il disastro. Nicole Paredes di BBLTranslation ha operato come volontaria di IDV aiutando la comunità di Buklod Tao su diversi progetti come ad esempio dando lezioni di diritto delle donne e diritto ambientale.
Questi progetti sono tuttora in corso. Aiutate Buklod Tao e i suoi membri a combattere la povertà con la vostra donazione sul sito di IDV: www.idvolunteers.org/donate.